Il ripieno per il tacchino di Natale
Di modi per farcire un tacchino ce n'è di tantissimi, coi più diversi ingredienti e sistemi.
Da sempre la mia famiglia ha, per Natale la sua ricetta speciale e la voglio riproporre qui, rielaborata a modo mio!
Non che questa ricetta sia molto diversa da quella che preparava mia nonna... ma, per quando lo preparo per degli ospiti a casa mia, vario giusto qualche ritocco per renderla a mio parere più particolare e attuale.
Le quantità degli ingredienti sono in fondo abbastanza indicative, dipende tutto dalle dimensioni del volatile da farcire.
Ma nessun problema:
in ogni caso il ripieno che dovesse avanzare, pronto e poi surgelato, potrà essere utilizzato per altri ripieni, magari sminuzzato un po' di più per preparare dei galletti al forno dal sapore inaspettato!
Un piccolo appunto riguarda mele e castagne:
queste ultime, assolutamente, devono essere delle caldarroste.
E per le mele... qui ci son sempre discussioni; chi dice renette e chi sostiene le granny smith. E chi dice che devono essere tante e chi poche.
Personalmente preferisco usare le boskop e, nel caso di una grossa quantità di ripieno, aggiungo pure una gala.
Un discorso a parte le proporzioni fra i vari ingredienti:
c'è chi preferisce il gusto dolce delle prugne in primo piano e chi quello più morbido delle mele.
Ma certo anche l'aroma delle castagne ha la sua importanza.
In pratica: ognuno deve trovare quello che sia il più adatto al suo palato e a quello dei suoi commensali.
E ora, cominciamo finalmente a preparare questo ripieno.
Ingredienti:
luganega | g | 400 |
caldarroste | g | 400 |
mele | pz | 2 |
prugne secche | g | 200 |
sale e pepe | QB | |
cannella (facoltativa) | presa | 1 |
marsala | CT | 1 |
zucchero | ct | 2 |
olio EVO per rosolare | QB |
Preparazione:
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Cominciare pelando le caldarroste; quindi sbucciare e tagliare a tocchi le mele.
Tagliare a tronchetti la luganega e metterla rosolare in padella con un filo d'olio.
Appena prende colore aggiungere le prugne...
... e quindi le caldarroste.
Aggiungere il marsala e, mentre svapora, mescolare aggiungendo anche le mele.
Volendo… anche un’idea di cannella.
Completare con una spolverata di zucchero e lasciarlo cuocere e sciogliere brevemente:
il ripieno è pronto!
Non dimenticare di lasciarlo raffreddare bene prima di utilizzarlo: buon lavoro!
SUGGERIMENTI E NOTE:
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- Avendone il tempo, conviene preparare il ripieno il giorno prima: freddo sarà più facile da gestire durante la farcitura.
- Non è necessario che la cottura del ripieno sia lunga:
erve solo ad amalgamare i sapori dei vari ingredienti; la cottura completa sarà poi in forno! - Come già scritto sopra, se parte di questo ripieno dovesse rimanere inutilizzata, la si può surgelare e utilizzare in seguito per altre farciture.
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