I canederli, die Knödel
Quando in casa il cestino per il pane avanzato è oramai troppo pieno, da Trieste fino a Praga (e anche molto oltre, oramai) la prima soluzione che viene in mente, dopo il pangrattato, si chiama Knödel: i canederli.
Ce ne sono di ogni tipo, dimensione e gusto; molto dipende anche da cos'altro c'è in casa oltre al pan secco!
Quella che viene descritta qui è la preparazione di base, con il minimo o quasi dei possibili ingredienti. A ognuno, secondo i gusti e la destinazione dei canederli, l'aggiunta o meno di altre componenti.
Ingredienti:
pane raffermo |
gr |
200 |
latte (v. nota) |
cc |
100 |
uova |
pz |
2 |
sale e pepe |
QB |
|
noce moscata |
QB |
|
pz |
1 |
|
burro (per rosolare la cipolla) |
QB |
|
farina |
CT |
2 |
prezzemolo |
CT |
2 |
speck (facoltativo) |
g |
100 |
brodo per cuocere |
cc |
200 |
|
PREPARAZIONE:
Tagliare il pane a dadolini, bagnarlo con il latte senza inzupparlo (io personalmente comincio aggiungendo una minima quantità di latte e mescolando poi con le mani - secondo necessità, aggiungo poi tutto o meno il restante latte). Tenerlo mezz'ora da parte a riposare, possibilmente al fresco.
Strizzare il pane per togliere l'umidità in eccesso e aggiungere via via le uova, il sale e il pepe, la noce moscata, la cipolla tritata finemente e precedentemente rosolata nel burro, il prezzemolo e la farina; come scritto sopra per il latte: può darsi che non serva tutta la farina, regolarsi secondo necessità.
Volendo arricchire il sapore, aggiungere anche lo speck, tagliato a dadolini molto fini.
Impastare il tutto con le mani e, se l'impasto risultasse veramente troppo umido, regolare di farina o anche di pangrattato.
Formare una palla e lasciarla riposare al fresco altri trenta minuti.
Formare, con le mani inumidite, delle palline delle dimensioni di una grossa susina (NOTA DIMENSIONI).
Se risultassero molto appiccicose, asciugarle nella farina appena composte.
A questo punto immergere uno alla volta, con l'aiuto di una schiumarola, tutti i canederli nel brodo portato a ebollizione e mantenuto abbastanza vivo da continuare a sobbollire appena.
Quando i canederli risaliranno a galla, scolarli con una schiumarola e sistemarli su un piatto di portata o direttamente nei singoli piatti.
Questi canederli di base sono un ottimo contorno per i piatti di carne o verdure con molta salsa. In genere possono essere un'ottima alternativa a molti piatti in cui è prevista come accompagnamento la polenta.
SUGGERIMENTI E NOTE:
- L'erba cipollina può essere utilizzata come sostituto per la cipolla rosolata nel burro, nel caso qualcuno non gradisca troppo la cipolla.
- Brodo: normalmente i canederli vengono cotti in brodo di carne ma non ci sono impedimenti all’utilizzo di un buon brodo di verdure qualora siano previsti come accompagnamento a una portata di verdure o come minestra senza carne.
- Latte: la quantità indicata è molto teorica: a seconda della qualità del pane e dal suo grado di umidità può variare.
Meglio aggiungerme a piccole quantità e testare via la cosistenza (dopo un breve periodo di riposo e assestamento). - Questi canederli, se preparati non più grandi di una pallina da ping pong e con l'aggiunta di speck, possono essere serviti in brodo, come minestra, come si usa fare in Trentino.
- E un'ottima alternativa sono i Leberknödel, grandi come amarene, preparati rosolando con la cipolla anche del fegato di vitello. Questi sono assolutamente da servire in un buon brodo di carne, con un'ulteriore aggiunta di erba cipollina tritata fine nel brodo.
- I canederli possono anche essere preparati della dimensione di palline da tennis, o anche più grandi, servendoli poi tagliati a fette; eventualmente anche passati sulla griglia dopo essere stati unti con un velo di burro.
- I canederli avanzati (o preparati nel caso appositamente) possono essere fatti surgelare disposti su di un vassoio e poi conservati in freezer per un utilizzo futuro: basterà immergerli, ancora bollenti, in brodo bollente per una decina di minuti. Io, personalmente, ne ho sempre un paio di sacchetti nel mio magico freezer per le emergenze!
- Un consiglio: le prime volte che si preparano i canederli, può accadere che tendano a spappolarsi un po'. Fare la prova formandone solo uno e immergendolo poi nel brodo e, nel caso, aggiustare di farina l'impasto.
- Su questo piatto, che ho imparato da mia nonna una cinquantina d'anni fa, gradisco veramente i commenti e le varianti: registratevi, se ancora non l'avete fatto, e scrivete!
{jcomments on}