Un’amatriciana... al pomodoro
Chi mi segue sa che cucino spesso la pasta all’amatriciana, quella però senza pomodoro, come veniva fatta prima della sua versione più commerciale e più conosciuta.
L’altro giorno mi è stato chiesto se non fosse possibile proporre per una volta una versione al pomodoro, tanto per dare un’idea di cosa sia…
e siccome io sono una persona disponibile e conciliante, come ben sa chi mi conosce, ho accettato di portarla in tavola.
Certo non la versione in cui due bucatini, affogati in un’indicibile quantità di salsa al pomodoro, appaiono ogni tanto, affiancati da dadolini di pancetta (affumicata, sic!) e granelli di cipolla tritata.
Ma una versione, sporcata abbondantemente dal pomodoro ma in cui tutti gli ingredienti appaiano, non solo alla vista ma anche al gusto!
Per la ricetta vi rimando alla mia versione tradizionale (cliccare qui) e agli ingredienti fondamentali, primo fra tutti un buon guanciale.
Non si tratta di un condimento da preparare quando si butta la pasta; infatti se in un’amatriciana tradizionale la breve cottura a fuoco vivo di cipolla e guanciale li rende adatti al carattere rustico del piatto, mescolati al pomodoro li renderebbe dei corpi estranei.
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Quindi dopo aver appassito la cipolla e ammorbidito il guanciale a fuoco medio e con un filo d’olio, si aggiunge abbondante pepe e peperoncino e, mentre si butta la pasta,
si aggiunge la passata di pomodoro (abbastanza da colorare e insaporire il tutto ma non sufficiente a nascondere cipolla e guanciale), un pizzico di zucchero, un cucchiaino di concentrato di pomodoro e il sale.
A cottura dei bucatini, scolarli e passarli in padella per un paio di minuti.
Fuori dal fuoco, aggiungere abbondante pecorino grattugiato e servire
possibilmente dalla padella; ma in tavola.
SUGGERIMENTI E NOTE:
- Una piccola annotazione sui condimenti al pomodoro: adoro una buona salsa di pomodoro, insaporita magari dal basilico o da altre erbe fresche, amo le salse anche coi pomodori a crudo (come la crudaiola) e non mi tirerò mai indietro davanti a un ragù alla napoletana e nemmeno a uno alla bolognese; ma non sopporto quelle paste servite, ahimè in molti posti, dove un gamberetto e mezza cozza immersi in litri di passata di pomodoro, per esempio, vorrebbero rappresentare il top d’una portata di spaghetti allo scoglio!
E mi fermo qui…
Ma mi piacerebbe sentire cosa ne pensate voi!
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