Knedlík, canederli boemi

Knedlík, i canederli boemi

Quando nell'agosto 2013 percorsi in bici la ciclabile dell'Elba, nella tratta fra Praga e Dresda, in una delle mie molte soste ristoratrici mi fermai per una birra e uno spuntino alla Penzion Hofmannu di Dedibaby, gestita dal signor Jan Ŝimák. Vedendo come osservavo interessato le sue preparazioni per gli avvventori, mi invitò nella sua cucina per mostrarmi come preparava gli knedlík, i canederli boemi.

Non potei esimermi dall'appuntarmi con cura ingredienti e ricetta che mi ricordava, quest'ultima, la cottura dei Baozi cinesi!
Appena tornato a casa la ripetei apportando alcune piccole variazioni, principalmente sostituendo metà della semola di grano duro con un'uguale quantità di farina manitoba.

Quella che segue è la mia versione: chi l'ha provata l'ha trovata ottima.

Ingredienti:

semola grano duro

gr

250

farina manitoba

gr

250

grasso alimentare (nota)

CT

1

lievito

cubetto

1

acqua

cc

200

zucchero

ct

1

sale

QB

cubetti di pane raffermo

gr

100

<

Preparazione:

Versare e mescolare nella planetaria la semola e la farina manitoba; sbriciolare il lievito e mescolarlo con metà dell’acqua (appena tiepida) lo zucchero e due CT delle farine mescolate.
Lasciar lievitare 10’ / 15’ minuti in un luogo tiepido e versando quindi nell’impastatrice aggiungendo via via il grasso alimentare scelto, l’acqua rimanente e, solo per ultimo, il sale.
Mescolare fin quando l’impasto non si stacca dalle pareti del contenitore; a questo punto riporlo a lievitare, coperto, per un’oretta: raddoppierà più o meno di volume.

Nel frattempo tagliare a cubetti del pane raffermo.
Trascorsa l’ora di lievitazione impastare nuovamente a mano la pasta, incorporandovi anche i cubetti di pane. Formare un rozzo cilindro e lasciar riposare coperto per un’altra ora.

Disporre il cilindro lievitato in un contenitore per la cottura a vapore e farlo cuocere su acqua bollente per cuocere 15' /20.

Tagliare il canederlo a fette spesse e…

… accompagnarlo a piatti con molta salsa (spezzatini, gulasch, brasati, o, come nella foto, con un ragù di funghi!)

SUGGERIMENTI:

  • Il pane a dadolini può essere utilizzato così com’è o tostato in padella con un po’ di burro.
  • Grasso alimentare: serve a rendere più frolla la pasta e, in una preparazione come questa, va usato con moderazione; a seconda del gusto, usare strutto o burro chiarificato; l’olio d’oliva qui, ahimè, non rende.
  • Sebbene lo knedlík sia spesso preparato come un grosso cilindro l’ho visto preparare anche a forma di grossa palla o cotto in forma, sempre a vapore, in modo da conferirgli la forma di un pane in cassetta.

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