La pasta e fagioli: che bontà!

La pasta e fagioli: che bontà!

Ci sono delle cose che se non ci fossero andrebbero inventate: e la pasta e fagioli appartiene indiscutibilmente a questa categoria; insieme, chiaramente alla pasta e ceci, mia altra grande passione.
Un piatto come questo, indipendentemente dalla stagione, almeno una volta al mese deve passare dalla mia tavola; deve passare, diciamo, e fermarsi lì, per essere mangiato seduta stante!

Non pretendo che la mia versione sia il non plus ultra, anche perché è un piatto che sfrutta quello che c'è a portata di mano, di stagione e di tempo!

Ché, se è stagione, i fagioli freschi e poi lessati ci stan bene; ma fuori stagione l'ideale son quelli secchi che vanno però ammollati il giorno prima. Quindi se manca il tempo, anche quelli in scatola saranno un'ottima soluzione.

Per la pasta il discorso è diverso: quando si arriva in fondo a un contenitore, che sian spaghetti, penne o maccheroni, ci si trova sempre con dei pezzetti rotti che sfigurano un po'; e ugualmente, quando si fa la pasta fresca, restano indietro tanti piccoli ritagli; e buttarli via è un dispiacere... io mi son tenuto, come tanti altri, del resto, un bel barattolo da pasta in più: e qui finiscono tutti i pezzi di pasta rotta e i ritagli, fatti asciugare bene, di pasta fresca. L'ideale per minestroni e piatti come la pasta e fagioli.

Certo che a voler fare i raffinati ci starebbero bene i ditali rigati; ma non è il caso d'esagerare.

E per il brodo, almeno nella mia cucina, quello che c'è pronto dal giorno prima o dal freezer va bene: che sia di carne, di pollo o di verdure.

Ingredienti:

fagioli, pronti

gr

250

pasta

gr

100

cipollotto

pz

1

brunoise (v.nota)

gr

50

guanciale o pancetta

gr

40

olio EVO

CT

2

aglio

spicchio

1

rosmarino (rametto)

pz

1

sale e pepe

QB

vino bianco

cc

50

brodo

QB

Preparazione:

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Dando per scontato che i fagioli siano già pronti, cominciare tagliando a dadolini il guanciale o la pancetta (anche affumicata: dipende dal gusto personale); trasferirlo nella pentola aggiungendo un filo d'olio e cominciare a rosolarlo.

Affettare a rondelle il cipollotto e versarlo in pentola; dopo un minuto aggiungere anche la brunoise già preparata. Tritare l'aglio e il rosmarino e lasciarli rosolare brevemente col resto.

Mettere i fagioli nella pentola e farli insaporire quindi, alzando la fiamma, versare del vino bianco e lasciarlo svaporare. Coprire con il brodo (la quantità dipende dalla densità che si vorrà ottenere dalla minestra; e chiaramente dalla quantità di pasta che si vorrà aggiungere) e portare a ebollizione. Coprire e abbassare la fiamma.

Trascorsa una decina di minuti, togliere dalla pentola, aiutandosi con un mestolo forato, la metà dei fagioli e tenerli da parte; se verrà riservata anche una parte di soffritto, poco male!

Passare il resto col frullatore a immersione o col passaverdure.

Versare nuovamente i fagioli, riportare a ebollizione e aggiungere la pasta. Coprire, abbassare la fiamma e lasciar cuocere ancora un quarto d'ora circa: in questo caso non è necessario che la pasta sia al dente.

Spegnere il fuoco e lasciare intiepidire. Versare nei piatti e condire con olio EVO e pepe nero appena macinato secondo il gusto.

Buon appetito!

SUGGERIMENTI:

  • Nota: la brunoise sarebbe il trito misto di sedano, cipolla (o porro) e carota a dadolini per i soffritti: io la preparo una volta ogni due o tre mesi e poi, dopo averla fatta congelare ben distribuita su un vassoio in freezer, la metto in sacchetti o scatolette, pronta all'uso in ogni momento. (descrizione)
  • Questa minestra è ottima, forse migliore, il giorno dopo; riscaldata.

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