Frollini semplici

I frollini

 Quand’ero piccolino – ancora non andavo a scuola - abitavo a Milano, in Porta Romana; e a cento metri da casa c’era la pasticceria Grandi, una di quelle pasticcerie d’una volta, con forno e laboratorio a vista.
I dolci appena sfornati arrivavano direttamente su lunghi banconi.
Lungo quell’esposizione, per i miei occhi d’allora immensa, si seguiva la commessa indicandole via via quali pasticcini disporre sul vassoio degli acquisti.
Io aiutavo nella cernita i miei genitori scegliendo immancabilmente cannoli alla crema e africani; poi arrivato ai dischi coperti di zucchero a velo ne richiedevo perentoriamente uno per me, da addentare subito!

Oggi, quando li preparo, non son più grandi come allora, mi pare… ma il sapore mi riporta indietro di più di cinquant’anni.

L’impasto è molto semplice ed è lo stesso che uso per preparare gli Spitzbuben che, in fondo, altro non sono che frollini a due strati con la marmellata in mezzo!

Come aromi uso solo vaniglia e scorza di limone; secondo me bastano e non è necessario neppure esagerare.
Come per molti pasticcini con paste frolle, l’ideale è prepararli nella stagione fredda, Magari sul tavolo del patio.

Ingredienti:

farina

gr

500

burro

gr

350

zucchero

gr

180

tuorlo d’uovo

pz

3

vaniglia bourbon

presa

1

scorza grattugiata di limone

pz

1

zucchero a velo

 

QB

Preparazione:

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La versione classica vorrebbe che l’impasto venga lavorato a mano sulla spianatoia. Ma viene perfettamente anche con l’impastatrice: ci vorrà un tempo di riposo al fresco più prolungato.
Versare la farina setacciata nella planetaria, inserire la frusta per gli impasti morbidi, aggiungere i tuorli d’uovo con la scorza di limone e, mentre si comincia a impastare, aggiungere via via lo zucchero già mescolato con la vaniglia.

Aggiungere a poco a poco i pezzetti di burro all’impasto e continuare a mescolare fino a ottenere un impasto morbido, liscio e omogeneo.

Riporre l’impasto, avvolto nel film di plastica per alimenti a riposare in frigorifero per almeno un'ora e mezza.
O addirittura preparare l’impasto la sera prima e lasciarlo, avendone una, nella credenza sul patio fino al mattino!

Dividere l’impasto in tre o quattro pezzi e cominciare a stenderli col mattarello sul bancone infarinato. La sfoglia dovrà avere uno spessore di tre millimetri. Ritagliare dei dischi col coppapasta da cm 6…

… e quindi col coppapasta da cm 2 ritagliare il foro nel mezzo; quindi porli su delle placche già coperte con carta forno

Stendere nuovamente i ritagli e proseguire fino a esaurimento dell’impasto.
Cuocere a 180° ad aria calda (160° se tradizionale ma ventilato) per circa 10’.

Togliere dal forno e disporre su di un tavolo coperto da canovacci cospargendoli di zucchero a velo ancora caldi.
Lasciarli raffreddare toccandoli il meno possibile: finché son caldi son molto delicati.

Lasciarli asciugare completamente per un giorno sui canovacci, resistendo alla tentazione di mangiarli subito per poi riporli in scatole di metallo (se ne fossero rimasti…)

SUGGERIMENTI:

  • In mancanza di vaniglia pura in polvere si può utilizzare lo zucchero vanigliato, per questa quantità di ingredienti è sufficiente una bustina.
  • Un pizzico di sale mescolato alle uova smorzerà il sapore d’uovo, per chi non lo amasse.
  • Per evitare che il coppapasta si incolli all’impasto, appoggiarlo ogni tanto dello zucchero a velo.

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